La palta
- Ristoranti
- Top Ristorazione
€€€€




Prezzo medio
€ 50+
Carte di credito




Tipologia
- Ristoranti
- Top Ristorazione
Chef
Isa Mazzocchi
Cucina
- Creativa
- Gourmet
Riposo settimanale
Lunedì
Chi si ferma a Bilegno per gustare i piatti per cui Isa Mazzocchi va famosa, rimane colpito dall'atmosfera calda e serena di paese che avvolge La Palta.
Sarà forse merito di un gruppo affiatato e allegro che fa sentire il cliente come un ospite. Perché il team della Palta è una famiglia.
Isa Mazzocchi è una cuoca che vive la sua cucina. Una chef piacentina e orgogliosa di esserlo, che sa donare sapore e vivacità ai piatti. Una donna che crede fermamente nella dimensione familiare del ristorante e nel rapporto umano con il cliente. Per Isa creatività significa dar vita ai piatti, per questo sa regalare alla sua cucina grazia e concretezza tipicamente femminili.
Dalla provincia alla cucina internazionale: la storia di Isa potrebbe riassumersi così.
I consigli del nostro Chef Isa Mazzocchi:
In questa stagione troverete, tra gli altri piatti: la pancetta campagnola di Grossetti con giardiniera di frutta e verdura, i tagliolini di prezzemolo con lumache, funghi e limone all’erba S. Pietro, il filetto di Maiale Tranquillo Bettella, zucchina trombetta sottolio, cipolle all’aceto balsamico tradizionale, l'insalata di lingua con tartufo nero estivo e maionese alle nocciole, la crostatina al cioccolato bianco con ananas e sorbetto ai fiori di sambuco.
Alcuni nostri vini in cantina:
"Una" è una bottiglia di Malvasia ferma ottenuta dalla vinificazione di acini raccolti tardivamente sulla pianta: un vino nato dalla collaborazione di un produttore, Enrico Sgorbati dell'Azienda Agricola Torre Fornello, e di un ristoratore, Roberto Gazzola del Ristorante La Palta.
Indirizzo
La palta
Località Bilegno, 67 - 29011 Borgonovo Val Tidone (PC)
0523 862103
Intervista allo chef ISA MAZZOCCHI
IL TUO RISTORANTE IN VAL TIDONE. UNA SCELTA PRECISA.
Sono nata nell’osteria dei miei genitori in Val Tidone e quindi ho sempre dato una mano sia in sala che in cucina, ma già da allora preferivo la cucina alla sala. Anche quando dopo anni cominciai a volere riproporre i piatti dei grandi chef, aggiungevo però sempre la ricerca della materia prima e delle radici del mio territorio, perché la mia cucina è la mia interpretazione di un mondo di gusti, sapori e colori che ho intorno a me quotidianamente. Per me questo è un punto fondamentale: mantenere le mie radici, rimanere nel paese, il legame con le tradizioni. Nel mio ristorante con me c’è mia sorella, c’è mio marito per i vini, i miei figli e i figli di mia sorella fanno anche loro la loro parte. Siamo tutti importanti, ognuno con un proprio ruolo.
LA TUA CUCINA HA UNA QUALCHE INFLUENZA PARICOLARE?
Ho frequentato la scuola alberghiera a Salsomaggiore ma la pietra miliare della mia crescita è stato Georges Cogny di cui frequentai i corsi a Piacenza. Con lui in 2 anni mi si è aperto un mondo ed è indubbio che le influenze francesi siano molto presenti nella mia cucina.
LE TUE PASSIONI IN CUCINA?
Mi entusiasma tutta la parte vegetale, le erbe, le bacche, dietro il ristorante abbiamo un bellissimo orto. E’ la magia del prodotto originale, di come nasce nella terra, dei suoi profumi e dei suoi colori.
OGGI IL MONDO DELLA CUCINA AFFASCINA MOLTI. COSA NE PENSI?
Consiglio ai giovani di leggere, di non lasciarsi influenzare dalle mode del momento o di tentare di emularle. Bisogna invece preparare le proprie basi in modo solido, perché è sulle basi solide che si costruisce per il futuro. Oggi la rete e i social media forse con l’accessibilità a tante informazioni alla fine confondono e rischiano di far perdere di vista il vero obiettivo. Come dico sempre, io solo una cosa voglio fare ed è cucinare.
Sono nata nell’osteria dei miei genitori in Val Tidone e quindi ho sempre dato una mano sia in sala che in cucina, ma già da allora preferivo la cucina alla sala. Anche quando dopo anni cominciai a volere riproporre i piatti dei grandi chef, aggiungevo però sempre la ricerca della materia prima e delle radici del mio territorio, perché la mia cucina è la mia interpretazione di un mondo di gusti, sapori e colori che ho intorno a me quotidianamente. Per me questo è un punto fondamentale: mantenere le mie radici, rimanere nel paese, il legame con le tradizioni. Nel mio ristorante con me c’è mia sorella, c’è mio marito per i vini, i miei figli e i figli di mia sorella fanno anche loro la loro parte. Siamo tutti importanti, ognuno con un proprio ruolo.
LA TUA CUCINA HA UNA QUALCHE INFLUENZA PARICOLARE?
Ho frequentato la scuola alberghiera a Salsomaggiore ma la pietra miliare della mia crescita è stato Georges Cogny di cui frequentai i corsi a Piacenza. Con lui in 2 anni mi si è aperto un mondo ed è indubbio che le influenze francesi siano molto presenti nella mia cucina.
LE TUE PASSIONI IN CUCINA?
Mi entusiasma tutta la parte vegetale, le erbe, le bacche, dietro il ristorante abbiamo un bellissimo orto. E’ la magia del prodotto originale, di come nasce nella terra, dei suoi profumi e dei suoi colori.
OGGI IL MONDO DELLA CUCINA AFFASCINA MOLTI. COSA NE PENSI?
Consiglio ai giovani di leggere, di non lasciarsi influenzare dalle mode del momento o di tentare di emularle. Bisogna invece preparare le proprie basi in modo solido, perché è sulle basi solide che si costruisce per il futuro. Oggi la rete e i social media forse con l’accessibilità a tante informazioni alla fine confondono e rischiano di far perdere di vista il vero obiettivo. Come dico sempre, io solo una cosa voglio fare ed è cucinare.
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